mercoledì 18 luglio 2007

ma guarda un po'...

poichè ho appena fuso una board, e il mio capo mi ha praticamente detto di levare mano (lo capisco perfettamente, alle volte sono in grado di combinare dei gran casini!!), ho navigato un po' nel tardo pomeriggio.



guarda caso, è spuntato un argomento di cui avevo parlato pochissimo tempo fa: l'Italia è alle prese con le votazioni per esprimere il proprio parere circa l'approvazione di OpenOfficeXML come standard ISO (cioè certificato). in merito a ciò, potete leggere cosa penso qui.
devo dire che la faccenda ha quasi del ridicolo. mi permetto di riassumere brevemente. i votanti sono gli iscritti alla Commissione Tecnica UNINFO. per l'approvazione sono necessari i 2/3 dei voti a favore. gli iscritti ad aprile 2007 risultano 5: HP, Microsoft, IBM, CEDEO (nella persona di Leonardo Chiariglione, membro onorario), PLIO (Progetto Linguistico Italiano OpenOffice.org). l'iscrizione costa 2100€. la situazione ad aprile 2007 tende alla non approvazione: PLIO ed IBM sono contrari.
la votazione avviene il 13 luglio, gli ammessi sono gli iscritti entro l'8 luglio.

sapete cosa succede? improvvisamente iniziano ad iscriversi alla commissione una lunga lista di partner commerciali certificati Microsoft (Microsoft Gold & Certified Partner). a contrastare l'opera di lobbying ci sono (fortunatamente) le varie associazioni per il software libero del nostro paese.

conclusione? voto favorevole ma senza maggioranza (come detto, 2/3)...si va verso l'astensione del nostro paese.

che dire...sono quasi commosso!!

non posso che citare una delle fonti che ho usato per questo post:

Personalmente ritengo che tutto ciò, oltre che al limite del lecito, sia soprattutto poco elegante. Io preferire di gran lunga che Microsoft continuasse ad essere leader mondiale tra i software vendor perché realizza software migliore della concorrenza piuttosto che grazie al reclutamento oscuro di deboli partner locali.
parole sante...

fonti:
Il Sole 24 Ore - Giacomo Cosenza:
Microsoft in Action /1

Piana.eu - Carlo Piana:
OOXML - Italia verso astensione

0 Comments: